domenica 7 settembre 2014

Brufolo o caccolo non cancro...

Ieri in spiaggia c'era una bimba disabile, forse nana. Avrà avuto all'incirca la tua età. Tu ingenua eri ovviamente incuriosita dalla differenza, dal suo strano modo di camminare. Noi abbiamo cercato di spiegarti che quella bella bimba bionda era proprio una bimba come te, con tanta voglia di giocare, soltanto aveva avuto la sfortuna di nascere con una malattia che le rendeva ogni cosa più difficile.  
Oggi in spiaggia quella bimba non c'era più e tu con aria preoccupata mi hai chiesto dove fosse la bimba "che non stava tanto bene". Io ti ho tranquillizzata spiegandoti che probabilmente era tornata a casa, con la sua famiglia e con il suo bel Labrador biondo.
Allora la tua mente ha collegato la malattia di quella bimba a me è tu mi hai chiesto se anche io una volta "ero stata malata". Poi mi hai detto "io mi licoddo che un giorno mi hai detto che avevo un 'brufolo' e che te lo andavi a togliere e poi io ti sono venuta a trovare e ti ho portato un orsetto... Te lo licoddi? Ora è in camera tua l'orsetto!". 
Si Alice, mi ricordo tutto, del 'brufolo' e anche dell'orsetto che tu è papà mi avete regalato mentre ero in ospedale... 
Mi sono sempre chiesta cosa ti ricordassi di quei difficili momenti, cosa ti fosse rimasto. 
Non ricordavo che per non spaventarti ti avevo parlato di un "brufolo", me lo hai ricordato tu.
Ho sempre temuto che tu mi avessi sentita e ascoltata quando parlavo di cancro e che nel tempo avessi intuito il significato ben più drammatico di quella parola.
Ma oggi quando poco dopo la nostra conversazione ascoltando la canzone "Alice" di de Gregori tu mi hai detto "il mendicante 'alabo' ha un 'caccolo' nel cappello!" E poi sei scoppiata a ridere, ho capito che non era così e i miei timori sono svaniti coperti dalla tua fragorosa risata.

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