Dopo una notte in cui papà ha dormito tutto dalla sua parte di letto a causa del suo atroce mal di schiena, questa mattina mi sono svegliata con l'assoluta certezza che la lontananza non fa per me.
Se si tratta di dormire nello stesso letto ma non abbracciati ci può stare, ma se a dividermi dai miei affetti sono i chilometri allora non fa proprio per me.
Io sono fatta per la quotidianità, per la condivisione, per il contatto.
Ho bisogno della mia famiglia per stare bene, ho bisogno di svegliarmi e fare colazione tutti insieme, di ritrovarci attorno ad un tavolo ogni sera, ascoltando musica o guardando i cartoni animati.
Forse è un mio limite, sicuramente lo è ma non potrei pensare di perdermi dei "pezzi" della mia famiglia, o di condividerli grazie ai potenti mezzi informatici.
Tu Alice cresci, cambi, ogni giorno fai scoperte nuove e guardarti crescere insieme a tuo padre e incredibile e meraviglioso allo stesso tempo. Io scrivo questo blog anche per questo, per documentare i tuoi progressi e rileggerli e ricordarli dopo e magari chissà, lo faremo assieme sorridendo e commuovendoci.
Da quando sei nata ho perso soltanto tre delle tue notti e altrettanti tuoi risvegli e per questo mi sento una privilegiata.
Sono felice sia andata così e sono felice che accanto a me ogni mattina, ogni sera e ogni notte ci sia Papá. Anche se quando io sono sveglia e già chiacchiero lui ancora mugugna, anche se quando ogni mattina va a lavorare sento già la sua mancanza e vorrei che restasse con noi, anche se non sempre è tutto rose e fiori, anche se lui ha sempre caldo e io ho sempre freddo.
E insieme possiamo asciugare le tue lacrime, condividere i tuoi sorrisi e disinfettare le tue ginocchia sbucciate... E insieme possiamo anche superare i tanti ostacoli che la vita ci mette fra i piedi e che a volte sembrano insormontabili ma che se siamo tutti e tre non lo sono!
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