sabato 11 luglio 2015

Attimi di paura

Io che mi provo dei vestiti, tu nel mio stesso camerino seduta sullo sgabello vicina a me mi guardi poi mi dici che hai sete e mi chiedi l'acqua. Ti passo distrattamente la bottiglietta, tanto so che ormai sei autonoma, sai aprirla perfettamente da sola. Fa caldo dietro a quella grossa tenda e sudo sotto a quei faretti che illuminano anche le rughe che verranno e io non vedo l'ora di aver finito. Mi provo l'ennesimo paio di pantaloni poi alzo lo sguardo per chiederti un consiglio, (mi hai già detto prima che gli altri non erano adatti a me... sono pronta al tuo giudizio), tu stai bevendo in un modo stupido, ti sei messa in bocca l'intero collo della bottiglia... Sto per dirti che non si fa quando capisco che é peggio di quello che sembra... Le tue mani sono vuote... Ti sei messa in bocca la bottiglia senza togliere il tappo e come se non bastasse stai giocando ad aspirare l'aria!
Improvvisamente penso a tutto quello che potrebbe succedere e sento il sangue che mi si gela come se qualcuno avesse aperto la finestra in pieno inverno. Cerco di mantenere la calma e mi dico che non vorrei mai scoprire dentro a quello squallido e angusto stanzino se davvero mi ricordo le procedure di disostruzione pediatrica, che una sera di un paio di anni fa ho visto fare ad un corso al quale ho partecipato insieme a papà. 
Senza cambiare il tono di voce e senza smettere di guardarti ti chiedo di togliere la bottiglia dalla bocca.
Mi guardi e so che hai già capito che hai fatto una cosa che non dovevi fare.
Senza dire una parola mi passi la bottiglietta e vedo subito con piacere che il bellissimo tappo blu troneggia luccicante proprio in cima al collo della bottiglia...
Respiro e sento il cuore che ricomincia a battere, lo tocco e scopro che è praticamente solo appoggiato: non era nemmeno avvitato!
Allora mi abbasso e ti spiego che quello che hai appena fatto può essere molto pericoloso. Mentre ti accarezzo i capelli mi accorgo che le mani mi tremano e senza fare troppi giri di parole ti dico che si può morire, che non si fa!
Credo che tu abbia capito, forse più dalla paura che hai letto nei miei occhi che dalle mie parole.
Ma di sicuro io ho ho capito che di te non mi posso fidare! Non lo avevi mai fatto prima... 

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