mercoledì 15 luglio 2015

L'isola di Peppino - parte terza

Mentre torniamo dal mare in bicicletta, anche se non c'entra nulla tu mi racconti che sull'isola di Peppino una volta c'erano i nasali, degli animali tipo maiali ma più grandi, con le orecchie lunghe, lunghe, lunghe, e stropicciate, tutte nere e piene di foglie, anche dentro, e il corpo tutto colorato e il muso tutto lungo. I nasali sapevano volare, mangiavano i fiori ed erano buonissimi.
Ora però il nasale non c'è più, è morto lo hanno prima cancellato e poi cacciato dal sogno e lui è andato in un altro paese.
Poi più tardi a casa riprendi il discorso e mentre siamo a tavola ci racconti che tu prima di arrivare qui 
vivevi in Peppino. Con l'aria sognante e molto convincente mi dici che Peppino è davvero un bel posto e ti piacerebbe tornarci un giorno. Aggiungi anche che tu avevi un quadro del Nasale nella tua camera e lo hai addirittura portato con te quando sei venuta qui, ma poi lo hai buttato via perché non ti serviva un quadro del nasale se non c'erano i nasali...
Poi per concludere ci dici che il prossimo venerdì sull'isola ci sarà il funerale dell'ultimo nasale. Mi chiedi se voglio venirci con te, declino l'invito, del resto non sono venuta nemmeno al matrimonio dei principi...
Papà ed io ti ascoltiamo rapiti dai tuoi fantasiosi racconti a tratti sorridiamo e ogni tanto ci guardiamo stupefatti dalla facilità e dalla chiarezza con cui descrivi l'isola di Peppino.
Sai Alice, io comincio davvero a pensare che esista...

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