giovedì 9 luglio 2015

Un nuovo giorno di cavalloni

Oggi il mare "era rotto" come direbbe papà, sarebbe a dire che c'erano le onde, quello che io da piccola chiamavo i cavalloni, io non avevo nemmeno tanta voglia di andare in spiaggia ma tu hai talmente insistito che non ho avuto il coraggio di dirti di no.
Dopo aver giocato un po' sotto l'ombrellone quando hai visto l'acqua, dopo un istante, ma solo uno, di esitazione ti sei buttata e insieme a Elisa, la bimba vicina di ombrellone e a Nicole la tua amichetta che dalla classe accanto alla tua ti e venuta a trovare al mare, hai iniziato a saltare, ridere, cadere, giocare, schizzare e a divertirti sul serio. Mi sono rivista in te bambina in quelle facce bagnate, in quelle risate a squarciagola, in quelle voci portate via subito nel vento, in quei tuffi che divertivano non solo te ma anche chi li guardava, in quella voglia di abbracciarlo tutto il mare mentre l'onda si avvicinava e diventava sempre più alta, sempre più grande, in quella tua faccia sorpresa e divertita quando l'onda ti colpiva alle spalle, all'improvviso, mentre tu fingevo di voler fuggire, in quel tuo "ancor cinque minuti" ripetuto una, due, tre, cinque volte e poi ho perso il conto...
Ora so che da stasera insieme a te Alice ritornerò un po' bambina e comincerò a guardare l'orizzonte e ad attendere con trepidazione un nuovo giorno di "cavalloni".

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