mercoledì 29 luglio 2015

Il giorno della verita

Mentre ti sistemo  sul seggiolino della bicicletta tu mi guardi con quell'espressione che ormai so riconoscere. 
Siamo alla stessa altezza ci guardiamo occhi negli occhi. 
Mi accarezzi e poi mi sorridi con un leggero imbarazzo.
Non vorrei domandare nulla ma ho imparato che con te far finta di niente crea solo problemi così ti chiedo cosa c'è. Tu stai per rispondermi col tuo solito "niente" al quale non crede nessuno ma poi esiti un attimo e riveli le tue perplessità. 
"La tua faccia é dura..."
Gli occhi mi si riempiono di lacrime... Le tue parole sono una pugnalata allo stomaco: tu non ricordi la mia faccia "prima", conosci solo questa.
Vorrei dirti tante cose ma ho un nodo in gola e non riesco a parlare. Così ti accarezzo e ti sorrido. Tu insisti: "vedi mamma proprio qui!" e allunghi la manina passando le dita sulla mia cicatrice. Io faccio fatica a sentire le tue dita sulla mia pelle, in quel punto la sensibilità è limitata, è come se mi accarezzassi attraverso uno strato di gomma appoggiato sulla pelle. Con calma ti spiego che mi hanno tolto una pallina, come un "brufolino" e mentre aspetto che papà arrivi a interrompere questa difficile conversazione, mi sento ridicola da sola a chiamare "brufolino" un tumore maligno... 
Tu sembri convinta e poi con ingenuità mi chiedi ancora; "ma anche io un giorno avrò la faccia dura?". Ti rispondo un "no" secco perché la sola idea che a te possa succedere ciò che è successo a me é inaccettabile.
Poi sento i passi di papà e ti dico di continuare a fare a lui queste domande col pretesto che io devo cominciare a pedalare.
Allora tu gli chiedi la stessa cosa "perché la mamma ha la faccia dura?".
Non ho il coraggio di girarmi a guardarlo negli occhi mentre pensando di essere convincente ti risponde "perché sotto c'è l'osso".
E tu allora seccata dalla risposta insoddisfacente gli dici un eloquente " ma nooo, non è l'osso!".
La sai una cosa Alice, ancora una volta hai ragione tu, non é l'osso e hai ragione anche quando dici che la mia faccia è dura ma come si può raccontare a una figlia che la sua mamma é stata operata di un cancro?
Come farò un giorno a raccontarti senza spaventarti m quello che è successo, come farò a spiegarti il perché dei miei controlli senza trasmetterti la mia ansia?
Oggi già non ti convince sentirti rispondere che la mia faccia è dura perché sotto ci sono le ossa, ma ancora ti accontenti di sentirti dire che mi hanno tolto un brufolino, ma arriverà presto il giorno della verità e io non so da dove cominciare...

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