mercoledì 29 luglio 2015

I tuoi capelli.

Si sono fatti attendere ma poi sono apparsi e lentamente sono cresciuti. Castani, o "castagni" come dicevi tu quando eri più piccola, anche se la nonna Alba che si era convinta che sarebbero stati biondi e non me lo ha mai perdonato. Un po' alla volta mentre tu crescevi alla conquista del mondo, sono diventati sempre più lunghi e i ricci che ti incorniciavano il viso paffuto si sono trasformati in morbidi boccoli che ora si appoggiano sulle tue spalle e quando corri si allungano come molle. All'inizio pensavo che ti avrei fatto la frangia ma dopo due spuntatine al ciuffo ho rinunciato all'idea convincendomi che i capelli tutti pari sarebbero stati meglio e ho smesso di accorciare anche i capelli sulla fronte e li ho lasciati crescere liberamente. Solo questa primavera abbiamo fatto "il primo vero taglio" e mentre il bravo Yuri pettinava e accorciava (di poco) io col cuore in gola guardavo con un po' di tristezza i tuoi bei ricciolini appoggiarsi al pavimento. 
No Alice, non ti preoccupare, non ti abbiamo fatto i capelli corti, sono rimasti lunghi e... Bellissimi. Sì, bellissimi, lo dico anche io che di solito non dlogio le tue qualità e lascio che lo facciano gli altri. 
E lo fanno. Ti guardano i capelli in spiaggia i vicini di ombrellone, alcuni me lo dicono, altri sentono che lo sussurrano all'amica. Guardano la cura con cui li pettiniamo ogni volta dopo il bagno e la pazienza con cui tu aspetti che io abbia finito: ti siedi siedi sul lettino davanti a me e senza protestare mi lasci mettere il balsamo spray che ci ha regalato la tua amica Viola e poi aspetti che io abbia sbrogliato tutti i nodi che a volte inevitabilmente si formano.
E quando abbiamo finito ecco che corri subito sui giochi con i tuoi amici, con i tuoi splendidi capelli liberi di asciugarsi all'aria. 

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