mercoledì 8 luglio 2015

Diverse eppure uguali

E poi in una caldissima sera d'estate capita che vai a sentire un concerto in una città poco distante e speri di vedere una tua amica  di "vecchia" data che sai che vive lì, e allora scrivi in Facebook dove sei... e lei coglie al volo la frase e poco dopo arriva, dice di avere un petardo fra i capelli ma a me sembra sempre la stessa ragazzina che ho lasciato dieci anni prima... Forse il petardo lo ha sempre avuto.
La guardo e penso che per lei il tempo sembra davvero essersi fermato.
È bello, emozionante e commovente ritrovarsi.
Tante cose sono cambiate, tante altre ne sono successe, ma certi "feeling" sono rimasti e anche per la nostra amicizia il tempo é rimasto fermo lì, in quegli uffici, con quelle due ragazze stanche di fare le pendolari, con tanti sogni nel cassetto e tante aspettative.
E mentre noi cerchiamo ancora di riprenderci dallo shock di essere di nuovo insieme, e ci guardiamo senza sosta, tu Alice sapendo che Sabrina è un'appassionata di fiori (te l'ho raccontato io mentre stava arrivando)  le spieghi che le primule sono i primi fiori a nascere, qualora ancora non lo sapesse...
Poi alle prime note scoppi a piangerei: non puoi davvero pensare di perderti l'inizio del concerto...
Salito velocemente e quando torno a sedermi mi chiedo se l'ho solo immaginato... Ma quello scatto postato in Facebook è la prova di un incontro dove la cosa più diversa rispetto al passato sei tu con le tue super fashion cuffie in testa!

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